Dal tribale al virtuale

I Momix compiono 35 anni di vita. E festeggiano con un puzzle dei loro più grandi successi, W Momix Forever, approdando in Toscana a La Versiliana Festival.

Non è danza, non è teatro, non è circo, non è pura ginnastica acrobatica. W Momix Forever potrebbe essere un insieme di frammenti ibridi, un morbido territorio fluttuante abbellito da un cielo stellare, in cui Oriente e Occidente sembrano scontrarsi e distaccarsi in cornici diverse. Tecniche e discipline che si fondono per creare un unico, gigantesco, snodato corpo, rivestito di abiti eccentrici e fascinosi, che accelerano il nostro bisogno di associazioni mentali.
Senza un apparente filo discorsivo o logico si alternano, in quasi due ore di show, quadri brevi e intensi, dove i contorni della Compagnia – sulla cresta dell’onda dal 1980 – mutano forma e sostanza sulle note di una marea musicale in crescendo. Da Bach al genere tribal house, dai Massive Attack a Sting, il palco si restringe e si dilata attraverso coreografie minimali o architettonicamente barocche, racchiuse nel perimetro di un tavolo o di uno specchio; oppure malleabili, capaci di divorare lo spazio scenico con materiali diversi: fogli di carta che avvolgono i danzatori, sfere che li accolgono, pali e trampoli, luci al neon, ombre con le quali giocare, ricreando personaggi mitologici e fantastici.
Lo sdoppiamento dell’io si solidifica in uno dei quadri più sublimi, complesso nella sua semplicità, Frozen Awakening: il corpo a corpo di un solo danzatore con una superficie specchiata, dove i l’immagine di sé stessi perde identità e ne acquista di nuove, in una instabile e continua ricerca di uno strumento di esplorazione del mondo e delle proprie vertigini interiori.
L’estetica estrema di W Momix Forever brucia su colori pastello e atmosfere intime; poi cambia rotta con pantomime virate di ironia – come le figure queer dei cowboy sui trampoli, o i ricci di mare arancioni che si trasformano in danzatrici di flamenco. Ogni elemento della scenografia vibra, partecipa con il suo pulsare alla realizzazione collettiva di questo piacevole fenomeno artistico.
Lo spettacolo, che ha incantato un folto pubblico nella pineta de La Versiliana, è rivestito di un solido equilibrio e di una finitezza quasi eccessive. Il rischio è di togliere smalto all’imprevisto e all’inatteso e l’impianto coreografico dei gesti, talvolta, non ha eco in un vero precipitare nel vortice di sensazioni visive e uditive – che, comunque, sanno spiccare nel corso dell’opera. Il retrogusto dello spettacolo è tuttavia piacevole, percettivo; il suo rigore sa sciogliersi in attimi di stupore, come “vaghe stelle dell’Orsa”.

Tessa Granato

Lo spettacolo è andato in scena all’interno di
La Versiliana Festival 2015:
Teatro La Versiliana
viale Morin, 16 
Marina di Pietrasanta (LU)
mercoledì 12 e giovedì 13 agosto, ore 21.30
www.laversilianafestival.it
 
W Momix Forever
di Moses Pendleton
con Jon Eden, Steven Ezra, Amanda Hulen, Morgan Hulen, Sarah Nachbauer, Rebecca Rasmussen, Brian Simerson, Heather Magee Spilka, Jocelyn Wallace e Jason Williams
www.momix.com
www.mosespendleton.com

Il tour continua:
dal 24 al 29 novembre 2015 – Teatro Alfieri, Torino
1 e 2 dicembre 2015 – Palabanco, Brescia
dal 4 al 6 dicembre 2015 – Teatro Comunale, Vicenza
dall’8 al 13 dicembre 2015 – Teatro Toniolo, Mestre VE
dal 2 al 7 febbraio 2016 – Europa Auditorium, Bologna
dal 9 al 21 febbraio 2016 – Teatro Olimpico, Roma
dal 23 al 28 febbraio 2016 – Teatro Politeama Genovese, Genova