In libreria il testo dello spettacolo di Corrado d’Elia che, a partire dall’ossessione del capitano Achab per il candido cetaceo, affronta il tema della tensione umana verso l’ignoto e l’irraggiungibile.
In questi giorni festeggiamo gli otto anni trascorsi a bordo di Artalks a solcare il vasto mare del panorama artistico milanese. Molte sono state le occasioni di spingersi più al largo, lontano da acque note, all’inseguimento di artisti amati o per raggiungere i festival alla ricerca di frizzanti novità da tutto il mondo.
Con la luna nuova di primavera è giunto inatteso l’invito di Corrado d’Elia a imbarcarci con lui a bordo del Pequod e traghettare Io, Moby Dick dal palcoscenico teatrale agli scaffali delle librerie. Il viaggio si è concluso con successo, il Pequod è tornato in porto pronto per imbarcare i lettori e ripartire a caccia di Moby Dick.
Il cuore di Io, Moby Dick pubblicato da Edizioni Ares è, ça va sans dire, il testo di d’Elia per quello che forse è il più avventuroso ritratto a campeggiare nella raccolta degli Album di Corrado d’Elia, una serie di eventi scenici dal sapore intimista in cui l’artista è coinvolto nel ruolo di drammaturgo, regista e interprete. Il volume ne valorizza la scrittura in versi pubblicando il testo sulle sole pagine destre, come usa con le raccolte di poesia.
A corredo una serie di scritti che cercano di fornire una rotta nel complesso mondo di questa originale e intensa rilettura del romanzo di Herman Melville. In apertura si trova l’Invito alla lettura di Alessandro Rivali, grande studioso di Moby Dick nonché collezionista di balene.
A premessa di Io, Moby Dick Corrado d’Elia confida come sia rimasto affascinato dalla straordinaria metafora dell’animo umano proposta da Melville. “E ogni volta che lo apriamo e che ne leggiamo qualche pagina scopriamo aspetti, rimandi e contorni diversi, che ci riguardano molto da vicino. Moby Dick non è quindi solo una grande avventura di mare, è il nostro specchio, il racconto del nostro stesso andare” (pag. 19).
Nostra la postfazione dove si racconta con quel solito modo un po’ così – siate clementi con l’aggettivo che sceglierete – di Achab, dell’ossessione che lo consuma, della tensione al disumano, dell’allestimento teatrale e, ovviamente, di quanto d’Elia riversi del suo mondo interiore nei versi che porge ai lettori. Un mondo sconfinato come l’oceano e, per raccontarlo, nel nostro solito spaziare tra le discipline abbiamo finito per salterellare tra le diverse arti e gli autori: da René Magritte a Renzo Piano, passando per Orson Welles e Vittorio Gassman.
Leggere per credere, serve solo scegliere se scaricare la versione e-book o se preferire la tradizionale copia cartacea.
Io, Moby Dick esce in libreria dal 6 giugno 2022 ma è già prenotabile.
Il 14 giugno alla Cavallerizza del Teatro Litta è invece prevista la presentazione al pubblico: sotto i contatti utili per prenotare la partecipazione all’evento.
Silvana Costa
Io, Moby Dick
di Corrado d’Elia
Edizioni Ares, 2022
160 pagine
prezzo 14,00 Euro
www.edizioniares.itPresentazione del libro
martedì 14 giugno – ore 19.00
Cavallerizza del Teatro Litta
corso Magenta 24 – Milano
prenotazioni: 375.5176331
compagnia@corradodelia.it