Festival della Fotografia Etica

Il 17 ottobre si inaugura a Lodi la V edizione del Festival della Fotografia Etica. La manifestazione, attraverso un ricco programma di eventi, intende indagare la relazione che intercorre tra etica, comunicazione e fotografia.
A metà ottobre, per il quinto anno consecutivo, si alza il sipario sul Festival della Fotografia Etica. L’evento, concepito dal Gruppo Fotografico Progetto Immagine, per questa edizione, conta sull’appoggio di Regione Lombardia e Comune di Lodi, sul patrocinio della Provincia di Lodi, e sull’inserimento all’interno di Lodi ruota della cultura, un’iniziativa sostenuta da Fondazione Cariplo e finalizzata a rendere la città di Lodi un luogo di cultura permanente.
Il programma del Festival, che dal 2010 ha registrato un costante incremento di pubblico, è come sempre molto ricco ed articolato: durante gli ultimi due weekend di ottobre è possibile assistere a mostre, dibattiti, incontri, workshop, letture, portfolio e videoproiezioni. Il filo rosso che unisce tutti questi eventi è l’intenzione di indagare il delicato rapporto che esiste tra etica, comunicazione e fotografia, identificando in quest’ultima un efficace strumento di indagine ed approfondimento.
Lo Spazio Tematico è ricavato nell’ex Chiesa di San Cristoforo che ospita i lavori di cinque autori incentrati attorno al tema La violenza sulle donne nel mondo: i reportage offrono una visione multipla della problematica anche se, a volte, possono sembrare in contrapposizione tra loro. Taken  di Meeri Koutaniemi, realizzato in soli tre giorni,  descrive la violenta pratica della mutilazione dei genitali femminili in Kenia dove, sebbene sia stata dichiarata illegale, rappresenta ancora un’importante tradizione tra le tribù, tra cui quella dei Masai. A questo lavoro è appena stato assegnato il Visa d’or de la Presse Quotidienne al recente Visa pour l’image – 26° Festival Internazionale di Fotogiornalismo di Perpignan. Non meno drammatiche sono le storie delle donne ritratte in In/visible: Ann-Christine Woehrl ha attraversato India, Pakistan, Bangladesh, Uganda, Nepal e Cambogia intervistando e raccontando la quotidianità delle donne sopravvissute alle aggressioni con acido o con fuoco, nel disperato tentativo di vincere la disperazione e tornare ad un’esistenza normale.
Beautiful Child di Laerke Posselt abbandona il tema della violenza fisica per denunciare la subdola pressione psicologica compiuta sui bambini che partecipano ai concorsi di bellezza. Sono immagini delicate, a tratti tenere, dietro cui si cela una forma sottile di vessazione, tipica della società occidentale, che, solo perchè non lascia segni visibili sul corpo della vittima, sembra meno grave. Non a caso è in corso da anni un dibattito su quanto queste competizioni possano enfatizzare l’aspetto sessuale, commercializzare l’infanzia e interferire con la salute mentale e l’immagine di sé che hanno le giovani bambine coinvolte. Sembrano quasi più libere, nonostante le tante limitazioni formali cui sono sottoposte, le donne saudite protagoniste di Jeddah Diary di Olivia Arthur. La fotografa così sintetizza la sua esperienza “Ho cercato di comprendere l’universo in cui vivono le donne e le rigide regole che rispettano. Ma più vedevo e meno mi sembrava di capire, in quanto le regole cambiavano da una situazione all’altra e le cose cominciavano ad apparire contraddittorie. A volte ho scattato delle foto a delle ragazze che mi hanno poi chiesto di nascondere la loro identità. Ho fatto piccole stampe e rifotografato con il flash per creare dei riflessi che oscurassero parzialmente i loro volti. «Che bello – hanno detto – ma non si potevano mostrare un po’ di più i suoi occhi per far vedere alla gente quanto è bella? »”
Ultimo reportage esposto allo Spazio Tematico è I just want to dunk con cui Jan Grarup ha vinto il I premio nella sezione Sports Feature – storie al World Press Photo 2013. Racconta di una squadra di basket femminile di Mogadiscio, città in cui praticare sport espone le ragazze e le loro famiglie a continue minacce di morte da parte degli islamisti radicali e dei miliziani di al-Shabaab, la cellula di al-Qaida nel Paese.
Lo Spazio Approfondimento si articola invece in due sedi separate. Nell’ex Chiesa dell’Angelo è esposto Uncle Charlie di Marc Asnin, un lavoro toccante, durato trent’anni ed incentrato sulla quotidiana esistenza del fratello di sua madre. Lo zio Charlie, in bilico tra pazzia e forte depressione, si è auto recluso in casa ove trascorre le giornate nella penombra, gettato sul divano-letto in compagnia delle sue pistole e del ricordo di un figlio morto di Aids.
La sede della Provincia ospita invece South Africa’s Post-Apartheid Youth, il pluripremiato reportage di Krisanne Johnson dedicato alla prima generazione della cosiddetta Rainbow Nation, i Nati Liberi dopo la nascita della democrazia multirazziale sudafricana nel 1994. Capiamo dalle immagini che questi ventenni sono tutt’altro che liberi: si ritrovano ostaggio di un Paese corrotto e devono combattere quotidianamente – come già facevano i loro padri – per l’accesso all’educazione ed al lavoro, contro la disparità di reddito e per cercare di sopravvivere alla violenza tra gang o all’HIV/AIDS.
Sono inoltre allestiti lo Spazio ONG in cui sono esposti i servizi fotografici commissionati da Emergency, ARCS, Oxfam, L’Africa chiama, MLFM e Amici di Serena; Report Award, riservato ai vincitori dell’ultima edizione del World Report Award – Premio Italiano di Fotogiornalismo; lo Spazio Libri e la mostra Lo sguardo dei fotografi italiani sul mondo.
Sono davvero tante le iniziative in programma per questa edizione, alcune al momento sono ancora in via di definizione, pertanto vi invitiamo a consultare il sito della manifestazione per poter avere l’elenco completo ed aggiornato.

Silvana Costa


Comunicato_Stampa_FFE_2014

L’evento avrà luogo:
Lodi – sedi varie
17-19 e 24-26 ottobre 2014
 
Festival della Fotografia Etica
V edizione
progetto e realizzazione Gruppo Fotografico Progetto Immagine
enti promotori Provincia di Lodi, Città di Lodi e Regione Lombardia
direzione artistica Gruppo Fotografico Progetto Immagine
www.festivaldellafotografiaetica.it