Il calapranzi a fACTORy32

Vincenzo Paladino e Gianluca Sollazzo, sotto la sapiente regia di Riccardo Italiano, si cimentano con un grande classico del teatro del Novecento e tengono col fiato sospeso il pubblico di fACTORy32.

Il calapranzi di Harold Pinter nella versione diretta da Riccardo Italiano e interpretato da Vincenzo Paladino e Gianluca Sollazzo – in rigoroso ordine alfabetico – ha debuttato venerdì 14 aprile a fACTORy32, il teatro in via Watt 32 a Milano. Le repliche proseguono per tutto il fine settimana.
Alla pari di tanti altri spettacoli anche Il calapranzi, prodotto dallo stesso fACTORy32, è stato vittima della pandemia tra Stagioni interrotte bruscamente, prove annullate e debutti più volte rimandati, riuscendo solo ora a godersi le luci della ribalta e il calore del pubblico.
La storia è nota: Ben e Gus vengono convocati a Birmingham per un lavoro. Il cliente mette loro a disposizione un alloggio spartano, ricavato in un seminterrato, dove possono attendere lontano da occhi curiosi ulteriori dettagli sulla loro missione. Di quale essa sia non è dato sapere ma dall’atteggiamento dei due uomini e dalle pistole che sfoggiano si intuisce siano due sicari professionisti in procinto di commettere un omicidio.
Ascoltando i loro dialoghi si comprende come Ben e Gus, per quanto lavorino insieme da tempo, abbiano due caratteri agli antipodi. A differenza del primo, Gus sembra infatti mal tollerare l’attesa, tempestando il compagno di dubbi, timori e domande sulla missione e, quando all’improvviso il calapranzi entra in azione recando loro strani messaggi, la sua attenzione si focalizza sul bisogno ossessivo di comprenderne il senso.
Per questo allestimento de Il calapranzi Vincenzo Paladino e Gianluca Sollazzo si alternano nei due ruoli: venerdì Paladino interpreta Ben e Sollazzo Gus, la sera successiva si scambiano le parti mentre per la replica pomeridiana di domenica sarà la sorte a deciderne i ruoli.
Noi abbiamo assistito allo spettacolo di sabato sera e abbiamo apprezzato la distaccata freddezza conferita da Gianluca Sollazzo al suo personaggio, i movimenti misurati e l’autorevolezza dei modi nel gestire il crescendo di tensione che si viene a creare nell’alloggio. Vincenzo Paladino dal canto suo è abile nel dar voce e corpo alle perplessità e alle paure che si rincorrono nell’animo di Gus sino a renderlo una presenza molesta, una palla al piede per Ben.
Ottimo il lavoro di regia svolto da Riccardo Italiano sia nel valorizzare le peculiarità attoriali dei due interpreti, conferendo ai loro personaggi quello spessore indispensabile a renderli verosimili, sia nel gestire i ritmi dell’azione al fine di creare quel crescendo di pathos necessario affinché la pièce di Harold Pinter possa dirsi riuscita.
Entrambi i pollici in alto per Il calapranzi prodotto da fACTORy32, pur restando ora nel dubbio se, a ruoli invertiti, gli attori risultino parimenti convincenti ma questo è solo colpa nostra. Ai lettori l’invito ad andare a scoprire che ruolo la sorte assegnerà agli attori domenica, a noi la speranza di ritrovare lo spettacolo in cartellone di nuovo in una delle prossime Stagioni.

Silvana Costa

Lo spettacolo continua:
fACTORy32
via Watt 32 – Milano
fino a domenica 16 aprile 2023
orari: venerdì e sabato ore 20.00
domenica ore 16.00
www.factory32.it

Il calapranzi
di Harold Pinter
traduzione Alessandra Serra
con Gianluca Sollazzo, Vincenzo Paladino
e con Vincenzo Paladino, Gianluca Sollazzo
regia Riccardo Italiano
produzione fACTORy32