Al Funaro di Pistoia torna in scena il Teatro del Carretto, con uno spettacolo che, da oltre trent’anni incanta tutti – grandi e piccini.
Quando si parla di Biancaneve ormai abbiamo tutti davanti agli occhi le stesse immagini, che appiattiscono l’immaginario di interi continenti a una stessa illustrazione, con la stessa tonalità di giallo della gonna, lo stesso cerchietto rosso.
Ma il Teatro del Carretto ci ricorda che queste fiabe appartengono a un mondo antico, a un immaginario condiviso che ha creato (e distrutto) una buona parte delle forze che muovono la nostra società.
Lo spettacolo in scena affascina i bambini, ma lascia profonde impressioni anche nei grandi, che possono apprezzare una quantità di dettagli e suggerimenti.
La figura che apre la rappresentazione inserisce l’intera storia in una cornice ambigua: sarà la storia che la mamma racconta ai suoi bambini? Sarà la storia che Biancaneve, rimasta tutta la vita coi nani, si racconta e sognava per sé? Sarà un’allucinazione di una madre senza più le sue creature da coccolare?
E dalla prima scena le pareti del piccolo teatrino, nel grande teatro, continuano a mutare di status e di posto, le figure a entrare e uscire dalle loro gabbie, dimensioni, ruoli: anche la Regina Cattiva, all’inizio marionetta, e marionetta vivente, si anima e si trasfigura in simbolo. Come prigioniera in una casa degli specchi, sola nel suo claustrofobico castello, allo stesso tempo libera di irrompere tra i bambini seduti nelle primi file.
Ma la vera magia è il piccolo teatrino, capace di contenere in qualche metro quadrato tutto un mondo, tutta una poetica di un tempo perduto, di cui sentiamo fortemente la nostalgia senza mai averlo vissuto. Perché il passato deve essere stato così, beige e con i pizzi, triste e saggio.
Al termine dello spettacolo la presentazione della nuova stagione del Funaro, con al centro nuovamente la contaminazione tra arte e territorio.
L’appuntamento con il nuovo spettacolo di Daniel Pennac, Il caso Malaussene; il teatro danza di Cristiana Morganti e Kenji Tagaji; il premio Ubu Claudia Marsicano in R.osa di Silvia Gribaudi; e le anteprime generate dalle ormai storiche residenze artistiche di questo centro: Séances – Serge Nicolaï; Happy hour – Cristian Ceresoli e regia di Simon Boberg; The hidden sayings – Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards; Henry, Memorie teatrali d’oltretomba – Mark Down. Come sempre, questi spettacoli sono solo una faccia della Stagione del Funaro, che comprende altresì una bellissima Stagione di teatro per bambini e poi eventi, conferenze, laboratori, fino agli incontri con SlowFood Italia.
Giovanni Iacopetti
Lo spettacolo è andato in scena
Centro culturale il Funaro
via del Funaro Pistoia
Pistoia
sabato 16 dicembre, ore 17.00
www.ilfunaro.orgIl Teatro del Carretto presenta:
Biancaneve
da Jacob e Wilhelm Grimm
adattamento e regia Maria Grazia Cipriani
scene e costumi Graziano Gregari
animatori Giacomo Pecchia, Giacomo Vezzani e Jonathan Bertolai
attrice Elena Nenè BariniStagione 2018 Adulti (e per tutti)
domenica 11 febbraio
Il Caso Malaussène. Mi hanno mentito
di e con Daniel Pennac
regia di Clara Bauersabato 24 febbraio
OSA 10 esercizi per nuovi virtuosismi
di Silvia Gribaudi
con Claudia Marsicanovenerdì 9 e sabato 10 marzo
Séances
anteprima
di Serge Nicolaï
Compagnia Wild Donkeysgiovedì 29 marzo
Happy hour
anteprima
di Cristian Ceresoli
regia di Simon Boberg
con Silvia Gallerano e Stefano Cencisabato 7 aprile
The hidden sayings
direzione Mario Biagini
con i membri dell’Open Program del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richardsvenerdì 4 e sabato 5 maggio
Compagnia The Blind Summit Theatre presenta:
Henry, Memorie teatrali d’oltretomba
prima assoluta
di e con Mark Down