Pavia ritrova l’identità di “capitale”

E’ l’evento culturale dell’autunno: 300 pezzi esposti prestati da 100 diversi musei raccontano un popolo che cambiò la storia.

Nel 568, guidati da Alboino, i Longobardi passano le Alpi Giulie, iniziando la loro espansione sul suolo italiano, allora crocevia strategico tra Occidente e Oriente.
Longobardi-Un popolo che cambia la storia.
Le due future sedi sono a ricordare gli importanti prestatori che con numeri stratosferici danno la dimensione dell’evento: oltre 300 opere giunte da più di 100 musei ed enti prestatori; 50 gli studiosi coinvolti nelle ricerche; 32 i siti longobardi rappresentati in mostra; 58 i corredi funerari esposti integralmente; 17 i video originali e le installazioni multimediali (touch screen, ologrammi, ricostruzioni 3D, ecc.); 4 le cripte longobarde pavesi, appartenenti a soggetti diversi, aperte per la prima volta al pubblico in un apposito itinerario.
Sono stati 15 anni di attività molto approfondita su indagini archeologiche, epigrafiche e storico-politiche, in necropoli e siti datati nell’Alto Medioevo.
I risultati? Splendidi.
Perché tanto interesse? La conquista longobarda segna un cambiamento geopolitico epocale: fallito il sogno di Giustiniano di riconquistare il Mediterraneo occidentale, l’Italia perde la sua unità e si frammenta nelle regioni conquistate dai Longobardi in tanti ducati dalla forte autonomia, dal nord fino a Benevento.
A rimodellare marcatamente i territori è la caratterizzazione decisa nelle gerarchie sociali, nei nomi dei luoghi, nelle sepolture, nella legislazione e nelle istituzioni.
Quali le opere più coinvolgenti in esposizione, a svelare i segreti del “popolo dalle lunghe barbe”?
Si passa dal più antico e affascinante dei codici contenente l’Editto di Rotari, alla spada longobarda simbolo della mostra; poi le molte monete coniate dai singoli ducati, tenendo conto che la “Langobardia” si estendeva fino a Spoleto e a Benevento, il cui ducato sopravvisse oltre la caduta del Regno, avvenuta nel 774 per mano di Carlo Magno.
Le sepolture longobarde parlano di corredi funerari (58 qui presenti) di grande prestigio, con monili, armi, suppellettili di cui si deve annotare lo stile fresco e vivace, lontano dal classicismo. Sono opere che ci offrono fondamentali informazioni su usi e vita di un popolo cosiddetto “barbaro”.
Ancora in mostra: gli scheletri di cavallo e due cani dalla necropoli di Pogliano Veronese, la meraviglia dei corni potori in vetro da Cividale e Castel Trosino, le attualissime collane multiple in pasta vitrea colorata, gli orecchini pendenti, le fibbie realizzate con grande maestria, i frammenti lapidei di eccezionale valore, come il pluteo di Castelseprio.
Il tutto, raccontato in maniera accattivante e insolita nelle otto sezioni della mostra, più due sezioni nelle sale soprastanti dei Musei civici del Castello Visconteo di Pavia: le vetrine conclusive sono dedicate alla scrittura con le epigrafi lapidee e i codici miniati provenienti dai monasteri cattolici, a rivelare l’integrazione con i popoli dominati.
Due secoli di Regno Longobardo, importanti per la nostra storia.
Purtroppo Pavia, a causa dell’avvento successivo di uno stupendo suo periodo romanico, nel tempo non ha saputo mantenere il più possibile integre tali testimonianze (meglio conservate in altri siti longobardi come Cividale del Friuli, Brescia e come nella zona varesina di Castelseprio). Ora ritrova in questa mostra il suo DNA, con l’orgoglio dell’antica capitale.

Fabrizia Buzio Negri

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La mostra continua:
Scuderie del Castello Visconteo
viale XI Febbraio, 35 – Pavia
fino a domenica 3 dicembre 2017
orari: dal martedì alla domenica 10.00 -18.00
lunedì (ma solo per visite organizzate) dalle 10 alle 13.
il biglietto consente anche l’ingresso alla sezione longobarda dei Musei Civici e alla Cripta di Sant’Eusebio
www.scuderiepavia.com
 
Longobardi-Un popolo che cambia la storia
a cura di Gian Pietro Brogiolo, Federico Marazzi
promotori Musei Civici di Pavia, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Museo Statale Ermitage  di San Pietroburgo
progetto allestimento Alessandro Moradei  con  Elena Mari per Machina srl
www.mostralongobardi.it

Catalogo:
Longobardi. Un popolo che cambia la storia
a cura di Gian Pietro Brogiolo, Federico Marazzi, Caterina Giostra
Skira Editore, 2017
528  pagine, 22 x 28 cm, 574 illustrazioni a colori, brossura
prezzo: 45,00 Euro
www.skira.net
 
Tappe successive
15 dicembre 2017 – 25 marzo 2018
MANN – Napoli

aprile – giugno 2018
Museo Statale Ermitage – San Pietroburgo