Non ci capisco niente

Da poco in libreria il volumetto Non ci capisco niente – Arte contemporanea. Istruzioni per l’uso di Francesco Poli, storico dell’arte e professore universitario, che – con piglio brioso e lontano da accademismi e autoreferenzialità – regala una bella panoramica sull’arte contemporanea dal Secondo dopoguerra a oggi.

L’arte va vista per essere capita e un critico o storico dovrebbe dare al lettore e al visitatore di musei e gallerie d’arte alcuni strumenti per guardarla anche con altri occhi – maggiormente consapevoli e meno prevenuti. Questo il fine condivisibile e apprezzabile che sembra trasparire dalla presentazione (dove lo stesso autore, Francesco Poli, scrive: “Per capire l’arte bisogna concentrare l’attenzione prima di tutto sulle singole opere. Bisogna imparare a vederle”) e dalle schede del libro, dedicate a una serie di artisti. Schede, tra l’altro, scritte in maniera comprensibile, lontane dai voli pindarici e dalle frasi tanto poetiche quanto poco comprensibili di troppi critici.
Annotazioni precise, qualche curiosità ma sempre pertinente all’artista e al suo lavoro e mai puro gossip, panoramica certo ampia anche se, ovviamente, non esaustiva: un manuale per cominciare a frequentare l’universo delle arti figurative con qualche strumento in più e qualche pregiudizio in meno.
L’unica pecca, forse, ci sembra la scelta di includere tra i grandi maestri solamente Malevič, Brancusi e Duchamp. In realtà, se si vogliono offrire strumenti a chi desideri iniziare a comprendere il discorso artistico dal secondo dopoguerra a oggi, una panoramica più ampia sarebbe stata necessaria. Facciamo un esempio: è quasi impossibile comprendere Francis Bacon se non si ha almeno una vaga idea di che cosa sia l’Espressionismo e, del resto, è lo stesso Poli che scrive: “… la sua pittura non può essere interpretata semplicemente come una forma esasperata di deformazione espressionista”. Ma a questo punto il lettore che non abbia un minimo di strumenti propri si troverà senza il termine di paragone.
Infine, sebbene l’opera sia indispensabile alla comprensione dell’artista, è vero che nessun artista sarebbe mai diventato tale senza una scuola, delle frequentazioni, un milieu socio-culturale. Pensiamo al cambiamento avvenuto in Van Gogh dopo il soggiorno parigino o a quel meraviglioso universo creativo che si riuniva nel salotto di Gertrude Stein, all’effervescenza di Barbizon negli anni 30 dell’Ottocento o ancora all’influenza dell’arte africana su Picasso. In breve, forse qualche rimando in più ai colleghi e compagni di strada, alle condizioni storiche, politiche e sociali sarebbe stato di aiuto e avrebbe incuriosito maggiormente il neofita.
Nel complesso, comunque, un manualetto veloce, ben scritto, accattivante e un primo passo, speriamo, per molti lettori per entrare nel magico mondo dell’arte.

Luciano Uggè (appassionato d’arte)
e Simona M. Frigerio (critico d’arte)

Non ci capisco niente
Arte contemporanea istruzioni per l’uso
di Francesco Poli
Electa, 2014
192 pagine, 60 illustrazioni
prezzo 22,90 Euro
www.electaweb.com