Incontri, performance, danza e musica in questo caldo venerdì di luglio a San Gimignano.
Nella terza giornata riprendono gli incontri Generazioni a confronto nel cortile del Palazzo comunale. Tema del confronto, condotto da Simona Maria Frigerio, l’evoluzione (o involuzione) della presenza delle istituzioni pubbliche nella programmazione teatrale e nell’organizzazione dei festival.
Un fenomeno, forse agli inizi, ma che rischia rapidamente di allargarsi, prediligendo spettacoli e programmi che si avvicinano sempre più a quelli televisivi – anche utilizzandone i protagonisti – o cabarettistici. Dal dibattito emerge la necessità di un confronto su questo tema, ma anche sui contenuti dell’attuale normativa del Fondo Unico dello Spettacolo, per fermare una deriva che tende a marginalizzare la produzione di qualità. Confronto, quello auspicato, reso ancora più necessario dall’acuirsi di questa prospettiva, che rischia di far morire un settore vasto, che vanta una forte occupazione anche giovanile, e che fa della cultura uno strumento di conoscenza e confronto.
A seguire, nella Loggia del Teatro dei Leggieri, ove campeggia una Madonna con bambino di Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma, Luca Scarlino ne racconta la vita e le peripezie incorse negli ultimi anni di vita. Un’analisi della società dell’epoca inerente il rapporto tra artisti e, in questo caso ma non solo, tra un pittore e i vari potentati. La triste presa di coscienza che magnificenze e onori, quando si ha il sostegno dei “signori”, arrivano – indipendentemente dai comportamenti personali. Comportamenti che, se l’appoggio viene a mancare, sono al contrario stigmatizzati e condannati. Un atteggiamento che si riscontra anche oggi nelle istituzioni e nei mezzi di comunicazione di massa rispetto a quanto non è gradito o conforme al pensiero dominante.
Nel prosieguo della serata, assistiamo a una produzione Cantieri Danza_Teatro OV che propone tre performance, di danza, in altrettanti spazi.
Il primo presso la Galleria Continua, agito e realizzato da Alessandra Padelletti Coda, dove sono esposte opere di Subodh Gupta, Alejandro Campins e Antony Gormley. Proprio nel giardino antistante una delle installazioni, Lost Horizon II (del 2017), inizia l’esibizione, Arianna il filo spezzato, che prevede, per arrivare alla meta finale, l’attraversamento di 4000 funi elastiche, ancorate al suolo e al soffitto, di vario diametro e rivestite di seta, che producono al tocco vibrazioni tipiche. La danzatrice, in parte celata dall’opera di Gormley, si avventura nel percorso interagendo con la struttura che ne ostacola il passaggio, rendendo difficili i movimenti. Anche agli spettatori sono invitati a seguirla nella fase finale, mentre raggiunge la meta. Un sottofondo di arpe o strumenti a corda avrebbe probabilmente suggerito maggiori emozioni, al pubblico, e possibilità d’interazione da parte della danzatrice.
La seconda performance, Else il corpo vuoto, di e con Camilla Diana, si avvale di un supporto visivo, nella prima parte dell’esibizione. Una ripresa video, realizzata all’interno della Torre e Casa Campatelli, restaurata e resa agibile dal FAI, si conclude con un assolo dal vivo che drammatizza la disperazione della donna costretta a vendersi per salvare, economicamente, la famiglia.
Ultima esibizione, quella di Isabella Giustina, al Teatro dei Leggieri – Clarice destinata alla guerra. Un susseguirsi di movimenti nello spazio via via più aggressivi, all’interno di un gioco di luci sempre all’altezza. Una danza che si trasforma, così come il corpo della donna, per arrivare a quella mascolinità imposta o voluta.
Nella notte tutti alla Rocca di Montestaffoli per ascoltare Teho Teardo, nel concerto Le Retour à la Raison. Musique pour trois films de Man Ray, accompagnato al violino da Elena De Stabile, alla viola da Ambra Chiara Michelangeli e, nel finale, da un ensemble di bassisti. Al video con le immagini dei tre film dell’esponente dadaista – La Retour à la Raison (del 1923), L’étoile de mer (del ’28) ed Emak Bakia (del ’26) – si sovrappone la musica dell’ensamble diretta ed eseguita in prima persona da Teardo.
Sonorità elettroniche si mischiano a quelle strumentali – buona l’esecuzione delle due giovani strumentiste. La prima parte dello spettacolo è molto convincente, le immagini si sommano alle sonorità che ne accentuano la cadenza e la vacuità. Il piacere dell’ascolto si accompagna a quello della visione di immagini così rare, passando dall’uno all’altro senso con un cortocircuito che sorprende. La parte centrale del concerto si fa evanescente come il film di Man Ray, sfocato e volutamente etereo quasi quanto il commento che accompagna le immagini. Alla fine si aggiungono i bassisti che eseguendo un suono puro che accentua il ritmo, mentre la musica in loop si trasforma nell’unica protagonista.
Luciano Uggè
Gli spettacoli sono andati in scena nell’ambito di Orizzonti Verticali Festival. Edizione 2017
da mercoledì 5 a domenica 9 luglio
San Gimignano, varie location
www.orizzontiverticali.netvenerdì 7 luglio
ore 17.00
Cortile del Palazzo Comunale, piazza Duomo
Generazioni a confronto. Il teatro: se le istituzioni prendono il posto delle compagnie?
incontro tra pubblico, artisti, scrittori, critici, giornalisti e operatori
moderatore Simona M. Frigerio (critico teatrale)ore 18.30
Loggia del Teatro dei Leggieri, piazza Duomo
Luca Scarlini presenta:
La Madonna di Sodoma
di e con Luca Scarlini
produzione Giardino Chiuso/Orizzonti Verticali
con il sostegno di Regione Toscanaore 20.30
Torre e Casa Campatelli/Galleria Continua/Teatro dei Leggieri
Cantiere Danza_Teatro Ov
con le danzatrici Camilla Diana, Isabella Giustina e Alessandra Padelletti Coda
produzione Giardino Chiuso/Orizzonti Verticali
ore 22.00
Rocca di Montestaffoli
Teho Teardo presenta il concerto:
Le Retour à la Raison
musique pour trois films de Man Ray
chitarre, electronics Teho Teardo
violino Elena De Stabile
viola Ambra Chiara Michelangeli
con la partecipazione di un ensemble di 40 chitarristi e bassisti