Re Lear all’Elfo Puccini

Debutta al Teatro Elfo di Milano il capolavoro immortale di Shakespeare nella nuova traduzione di Ferdinando Bruni e con Elio De Capitani nel ruolo dell’anziano monarca vittima dell’avidità delle figlie.

Elio De Capitani è lo straordinario protagonista del nuovo allestimento di Re Lear prodotto da Teatro dell’Elfo e Teatro Stabile dell’Umbria. La grande tragedia shakespeariana è in scena all’Elfo di Milano fino a domenica 19 novembre.
Un grande classico in una nuova traduzione firmata da Ferdinando Bruni, fresca e moderna, volta a sottolineare la capacità del Bardo, al di là delle splendide trame che tesse, di parlare dell’uomo, dei suoi valori, delle sue pulsioni e delle sue debolezze. Re Lear in questo senso vibra di vita, è un uomo dei nostri giorni come non mai: non rinuncia ai privilegi connessi al proprio ruolo nemmeno quando costretto dall’età a fare un passo indietro; non accetta critiche; è sensibile alle lusinghe ma reagisce furiosamente quando ne scopre la falsità e la conseguente furia che sfocia nella follia probabilmente altro non è che un’avvisaglia di demenza senile con cui le figlie non vogliono avere a che fare.
Intorno al re si sviluppano molte altre dinamiche: la crudeltà di Cornwall (Alessandro Quattro); di sua moglie Regan (Elena Russo Arman) e della sorella Goneril (Elena Ghiaurov), due delle figlie del sovrano, poi entrate in competizione per i favori di Edmund (Simone Tudda); specularmente, si pongono le trame di quest’ultimo per sbarazzarsi del fratello Edgar (Mauro Bernardi) e del padre (Giancarlo Previati) per ereditarne il titolo di duca di Gloucester e i possedimenti. A queste meschinità umane si contrappongono l’affetto filiale di Edgar per il duca di Gloucester e di Cordelia (Viola Marietti) per Re Lear o la tenerezza rivolta dal re al matto (Mauro Lamantia) che non lo abbandona al suo destino nemmeno nella notte più buia e tempestosa.
La perenne attualità dei valori esposti in Re Lear è enfatizzata anche da un’ambientazione e da costumi atemporali. Un’ambientazione resa particolarmente suggestiva dai pannelli mobili dipinti – come in occasione di altri spettacoli – da Bruni che, da un lato, consentono di modificare lo spazio dell’azione e, dall’altro, fungono da schermi per le proiezioni video.
Eccezionale il gruppo di attori in scena che, oltre a quanti già citati, contempla anche Umberto Terruso, Giuseppe Lanino e Nicola Stravalaci, tutti parimenti straordinari nel proprio ruolo; solamente Viola Marietti ci è sembrata un po’ esitante.
Re Lear lancia un ponte ideale verso un altro spettacolo ormai entrato di diritto nell’elenco dei cavalli di battaglia del Teatro Elfo Puccini:  Moby Dick alla prova, l’adattamento di Orson Welles del romanzo di Herman Melville, in calendario dal 13 febbraio al 3 marzo. L’escamotage narrativo propone Elio De Capitani nei panni di un capocomico che decide di sospendere le prove proprio di Re Lear per cimentarsi con Moby Dick. A questo punto, ça va sans dire, il suggerimento è prenotare il biglietto per entrambi gli spettacoli.

Silvana Costa

Lo spettacolo continua:
Teatro Elfo Puccini
c.so Buenos Aires 33 – Milano
fino a domenica 19 novembre 2023
www.elfo.org

Re Lear
di William Shakespeare
traduzione Ferdinando Bruni
uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia
con Elio De Capitani, Umberto Terruso, Giancarlo Previati, Mauro Bernardi, Simone Tudda, Elena Ghiaurov, Elena Russo Arman, Viola Marietti, Giuseppe Lanino, Alessandro Quattro, Mauro Lamantia, Nicola Stravalaci
luci Michele Ceglia
suono Gianfranco Turco
movimenti coreografici Stefania Ballone
pittura scene Ferdinando Bruni
assistente regia Alessandro Frigerio, Fabrizio Gallo (tirocinante)
assistente scene Marina Conti
assistente costumi Elena Rossi
capo macchinista Giancarlo Centola
tecnico di palcoscenico Pierluigi Guarino
sarta Anna Leidi
laboratorio scene Marina Conti, Giancarlo Centola, Tommaso Serra
Sara Gaggi, Daria Gislon (tirocinanti pittori scenografi)
laboratorio costumi Ortensia Mazzei, Elena Rossi
Elisa Riccio, Alessia Rigassio, Luciano Cappiello (tirocinanti realizzatori)
le uniformi sono state fornite da Sartoria Nori s.n.c.di Nori Marco e C.
coproduzione Teatro dell’Elfo, Teatro Stabile dell’Umbria
durata: 2 ore e 45 minuti + intervallo
prima nazionale