Son tutte belle le mamme del mondo

I bambini a teatro: Mammatrigna apre la rassegna Sipario della Città del Teatro di Cascina, tre appuntamenti a cadenza settimanale dedicati ai più piccoli con spettacoli prodotti da Fondazione Sipario Toscana Onlus – La Città del Teatro.

Dopo la merenda offerta ai bambini, poco prima delle 6, ci si avvia in sala. Si cerca il proprio posto, ci si siede e si aspetta finché si spengono le luci. Almeno la metà del pubblico è composto da bambini e l’atmosfera che si crea è molto particolare: non esiste il silenzio, più o meno rispettoso, che caratterizza il teatro degli adulti, si sente sempre qualche voce di sottofondo e, soprattutto, si ascoltano commenti strani e curiosi.
L’avventura, in scena (come nella vita), inizia con l’arrivo della cicogna: con lei nascono i bambini e con lei nascono le mamme. Mamma si diventa e una delle cose che emerge dallo spettacolo è che non si è mai pronte e che, alla fine, anche le più esperte, preparate ed efficienti si perdono – sempre e comunque – qualcosa. Come si diventa mamma? Che cosa succede nella pancia? Come si riesce a far dormire un bimbo che piange? E se continua a piangere? Perché non darlo all’uomo nero? Ma, soprattutto, dov’è finito l’uomo nero quando serve?
Dalle pretese più assurde (come ordinare il figlio al supermercato – al banco gastronomia, con indicazione precisa di peso, caratteristiche fisiche e carattere) alle debolezze più comuni. Tra fantasia e parodia, le due brave interpreti presentano  alcuni ritratti di mamme: la cronicamente stanca, la paranoica che ti fa rinchiudere in casa dove non ci sono pericoli, l’entusiasta, la criticona, quella prepotente, che urla ed è tendenzialmente un po’ manesca. Il fatto (e il problema) è che la mamma può farti esplodere e ridurti in mille pezzi e lanciare un pezzo di te in mare, uno sui monti, uno in città.
Cosa penseranno i bambini di questo spettacolo? Sarebbe interessante saperlo.
In esso si racconta la loro (e la nostra) storia, nella quale possono riconoscere parte di sé e della propria madre. Ecco perché, quando le mamme sulla scena, ricomposto il bambino che hanno fatto esplodere, si siedono e gli chiedono scusa per tutto quello che qualsiasi madre può aver commesso, si vive un momento davvero intenso – dato che le scuse arrivano a tutti i bambini presenti in sala (compresi quelli un po’ cresciuti).
Capire le difficoltà dei nostri genitori forse è possibile solo quando si cresce e si diventa genitori a nostra volta. A quel punto però non si è più piccoli e, soprattutto, tutto il male che involontariamente ci hanno fatto è già stato ampiamente elaborato.
In Mammatrigna si sperimenta un po’ che cosa significa essere mamme – i desideri, la tenerezza delle ninne nanne, così come i momenti più faticosi: la mamma è imperfetta e, in un modo o nell’altro, ci sarà sempre qualcosa che non va. Sulla scena i bambini possono vedere le proprie madri, scoprirne i difetti e riuscire a sorriderne.
Vincitore del XXXI Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi di Padova, Mammatrigna, come si legge anche fra le motivazioni della giuria, emoziona, commuove e diverte. Risate che, come il silenzio, nei bambini sono di tutt’altro genere: di pancia, gustose, genuine.

Mailè Orsi

 
leggi Gianni Rodari, rane e Befane

Lo spettacolo è andato in scena:
La Città del Teatro
via Toscoromagnola, 656 – Cascina (Pisa)
domenica 18 gennaio
http://lacittadelteatro.it
 
Fondazione Sipario Toscana Onlus – La Città del Teatro presenta:
Mammatrigna
da un’idea di Letizia Pardi
di e con Letizia Pardi e Francesca Pompeo
le voci dei bambini sono di Gaia Giannerini, Iacopo Rigacci e Ilaria Taglioni
collaborazione drammaturgica Daniela Bettini e Roberta Giaconi
scene e maschere Daria Palotti
realizzazione scene  Luigi Di Giorno
musiche originali Sergio Taglioni
luci Maurizio Coroni
costumi Atelier Nanà e Lucia Castellana
sonorizzazioni e registrazioni Studiolab recording
staff tecnico Luigi di Giorno e Marco Bagnai
produzione Claudia Zeppi 
programmazione Emiliana Quilici