Stefan Koldehoff e Tobias Timm rievocano eclatanti episodi che in anni recenti hanno coinvolto musei, collezionisti e galleristi – più o meno spregiudicati – per riflettere su come l’arte sia passata da consolazione per l’anima a bene rifugio per investimenti al limite della legalità. Continua la lettura di Art & Crime