Con Anita e la Mosca si conclude l’appuntamento settimanale a La Città del Teatro di Cascina, all’interno dell’iniziativa Domeniche a Teatro. Un bagaglio di emozioni e tanta poesia, la nostra eredità.
C’era una volta un’isola e su quest’isola vivevano tanti bambini, da soli, senza genitori. Abitavano tutti insieme in un orfanotrofio, in balia di un direttore cattivissimo che li odiava tutti e non perdeva occasione per sgridarli e punirli. I genitori vivevano su un’altra isola lontana lontana e, per poter avere figli, dovevano intraprendere un lungo viaggio per mare e raggiungere l’altra isola, prendere il bimbo e portarlo via con sé.
Sull’isola dei bambini vive Anita che da, sette anni, aspetta la nave dei suoi genitori. Insofferente alle regole e alle angherie del direttore, si ribella, dice le bugie, fa scherzi a tutti e passa, quindi, gran parte del tempo in punizione. Chiusa nella sua stanza chiacchiera con i suoi amici Letto, Comodino e Valigia e lancia messaggi dalla sua radio – perché, per comunicare con l’isola dei genitori, ne ha costruita una tutta sua. Un giorno una mosca ostinata disturba i suoi tentativi di comunicazione. Anita la combatte, la insegue e, alla fine, la cattura. Invece di ucciderla, però, la guarda con attenzione e scopre che la mosca comunica con lei e risponde alle sue richieste. Ne nasce un’amicizia: giocano, discutono e diventano inseparabili, finché il cattivissimo direttore, scoperta la presenza dell’insetto, passa al contrattacco e inonda il palcoscenico di una velenosa nebbia-ddt. Mosca, nonostante tutto, ne esce indenne e, proprio grazie a lei, Anita trova il coraggio e il modo per fuggire, finalmente libera di salpare alla volta dell’isola dei genitori – dove conquisterà finalmente ciò che da tanto tempo aspetta.
La fantasia, l’immaginazione e la vivacità di Anita trasfigurano il reale, riuscendo a renderne sopportabili la tristezza e l’angoscia: un’arte che i bambini sanno padroneggiare con un equilibrio e una consapevolezza sconosciuti agli adulti. Un meccanismo di sopravvivenza, forse, ma soprattutto un modo efficace per trovare soluzioni, là dove tutto è possibile e si ha ancora la capacità di sentire la voce di ognuno, anche quella di una mosca, perché: “La bellezza è in tutte le cose se la sai guardare”.
Se la vicenda della protagonista ha emozionato e avvinto la platea fino alla fine, dal punto di vista della messinscena i bambini hanno potuto assistere a uno spettacolo curato fin nei minimi dettagli, poetico, suggestivo ed emozionante anche nelle soluzioni visive. Basti pensare alla scelta di raccontare l’antefatto grazie alle ombre cinesi o alla scena di desolazione che ha luogo dopo che il direttore ha spruzzato il veleno; per non parlare della tempesta che sorprende le due amiche in mare. Notevoli, inoltre, e appropriate le musiche.
Il tutto tenendo conto che, sul palco, c’è solo Anita, ossia la brava Chiara Pistoia, in grado di ricreare l’universo di una bambina, che dialoga con una mosca, un letto, un comodino e il direttore – minacciosa figura che si staglia sul fondale.
Vero è che si potrebbe pensare che certe soluzioni possano essere troppo difficili per dei bambini e i linguaggi utilizzati siano eccessivamente complessi o impegnativi. Al contrario, lasciando la parola a una piccola spettatrice, lo spettacolo risulta: “proprio bellissimo” – fatto che conferma che i bambini, come gli adulti, non hanno bisogno di scelte facili o semplificate perché, per trasmettere un messaggio, sono più efficaci la bellezza e un lavoro di qualità.
È davvero significativo e importante vedere tanti bambini a teatro, e lo è ancora di più se possono assistere a spettacoli del genere. Grazie a La Città del Teatro – che ha organizzato l’appuntamento delle Domeniche a Teatro – oltre che alla Compagnia ADARTE\Chiara Pistoia e a Teatro ARTIMBANCO, ai quali è stato affidato questo – “bellissimo”- ultimo spettacolo.
Mailè Orsi
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Lo spettacolo è andato in scena:
La Città del Teatro / Fondazione Sipario Toscana Onlus
via Toscoromagnola 656, Cascina (Pisa)
domenica 1 febbraio 18:00
http://lacittadelteatro.it
Fondazione Sipario Toscana Onlus – La Città del Teatro presenta:
Il mio nome è Fantastica
Anita e la mosca
regia Ilaria Fontanelli e Francesco Serretti
drammaturgia Sandro Sandri
con Chiara Pistoia
scene Daria Palotti
luci Maurizio Coroni
movimenti di scena Alberto Giorgetti
un progetto affidato a Compagnia ADARTE\Chiara Pistoia, Teatro ARTIMBANCO Cecina